Distribuzione del software

Navigando sul nostro gruppo facebook così come su altri gruppi legati a Blender , mi è capitato di leggere discussioni che esponevano dubbi sulla proprietà di un gioco sviluppato interamente con il Blender Game Engine  (BGE) , in quanto blender è distribuito sotto GNU GPL General Public License.

E’ dovuto un chiarimento, una licenza GPL obbliga l’utilizzatore del software a distribuire lo stesso, sia esso modificato od in forma originale, comprensivo di sorgenti oppure fornire tutte le indicazioni su come poter reperire i sorgenti del software distribuito.

Per approfondimenti sulle GPL , licenze compatibili con GPL e cavilli vari , vi rimando alla fonte originale sistema operativo GNU.

A questo punto, incuriosito,  sono andato a leggere il contenuto delle GPL presenti nella cartella di installazione di Blender e leggendo al punto 7 del file GPL3-license.txt ho scoperto che Blender e tutte le componenti aggiuntive di Blender sono protette da GPL e quindi bisogna necessariamente rilasciarne il codice sorgente. Tutto il materiale prodotto da noi, texture, modelli, audio, animazioni sono nostri e quindi possiamo disporne a nostro uso e consumo.

Vi starete chiedendo : “Cosa succede se creo l’eseguibile con Blender? A quale licenza devo sottostare visto che Blender mi crea una cartella ed il gioco per poter girare deve usufruire dei sui file e delle sue librerie ?

Ebbene, posso dire senza ombra di dubbio che BGE è un interprete e quindi, secondo la free software foundation, tutto ciò che viene dato in pasto all’interprete non è soggetto a GPL.

Inoltre, sempre la free software foundation, apre alla possibilità di distribuire a scopo di lucro il software e tutte le sue componenti.

In conclusione , per poter distribuire un gioco compilato con Blender bisogna prima di tutto includere la licenza GPL originale di Blender, eventuali licenze di files prodotti da terzi, ed includere una licenza compatibile con la GNU GPL che permetta di distribuire tutti i files da noi prodotti in maniera protetta non open source.

E’ doveroso dire che open source non vuol dire gratuito , tutto deve essere distribuito nel rispetto del lavoro degli altri.

Buona lettura